Dalla sorveglianza all’azione

La squadra antincendio composta da addetti dedicati si occupa dei controlli preventivi e dell’intervento in caso di incendio, anche in supporto agli addetti di compartimento.

Sono professionisti antincendio dotati di mezzi adeguati all’attività, in possesso dell’abilitazione antincendio in attività ad alto rischio di cui al D.M. 10/03/98, rilasciato dal Comando Provinciale dei VVF, sempre presenti in numero congruo rispetto al minimo previsto dall’SGSA e calcolato secondo le indicazioni del DM 19/03/2015.

Il personale della squadra antincendio opera con DPI antincendio di III categoria nel rispetto delle più recenti norme relative alla protezione e prevenzione degli infortuni.

 

Compiti

I compiti principali degli addetti della squadra antincendio dedicata sono principalmente i seguenti:

  • Sorveglianza antincendio sulle aree di pertinenza ospedaliera e sul comportamento dei dipendenti e degli utenti;
  • Collaborazione con gli enti di soccorso esterni in caso di emergenza e di sorveglianza;
  • Monitoraggio su tutti i presidi antincendio, intesa come “controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni operative, che siano facilmente accessibili e non presentino danni materiali accertabili tramite esame visivo”. A cui si aggiunge il monitoraggio continuo esterno ed interno di tutta la struttura ospedaliera, con passaggi differenziati nelle ore diurne e nelle ore notturne, verificati attraverso sistemi fissi di rilevazione, con particolare cura alle zone non presidiate;
  • Segnalazione attraverso rapporti periodici col Servizio di Protezione e Prevenzione (SPP) e con il Responsabile Tecnico Antincendio (RTA) in caso di malfunzionamenti evidenti, anomalie o la rimozione dei sistemi di spegnimento incendi quali estintori, di naspi o di idranti;
  • Verifica della funzionalità dei piani di evacuazione, in particolare delle fruibilità dei percorsi d’esodo, che devono essere sgombri ed efficienti, con porte REI non bloccate ed efficienti. A ciò si aggiunge il primo intervento per la messa in sicurezza o la segnalazione attraverso rapporti all’Unità Operativa, al SPP o all’RTA, come la possibilità di rimuovere le sorgenti di calore non autorizzate, di mantenere l’efficienza dei dispositivi di protezione e di controllare il limite del carico d’incendio consentito nelle varie aree;
  • Primo intervento di spegnimento incendi con estintori, naspi e/o idranti in ausilio agli addetti di compartimento;
  • Segnalazione di eventuali danneggiamenti e del malfunzionamento dei componenti dell’impianto elettrico e delle apparecchiature elettriche;
  • Segnalazione in caso di malfunzionamenti evidenti agli impianti antincendio, di gas medicali, di condizionamento e ventilazione, di distribuzione dei gas tecnici (Metano) o della manomissione degli stessi;
  • Segnalazione di eventuali macchinari, apparecchiature, fornelli elettrici o a gas, prolunghe elettriche non consentite ed introdotte abusivamente nella Struttura Sanitaria;
  • Segnalazione di eventuali usi impropri di fiamme libere;
  • Azione di vigilanza in occasione di lavorazioni di ditte esterne che dovessero fare uso di fiamme libere o attrezzi con produzione di scintille.